E qui la storia si ripete: mi sono licenziata.
Di nuovo.
Di nuovo.
Cazzo che furbona che sono. Niente. È più forte di me: dopo al massimo 18 mesi devo cambiare. O sclero. Solo che stavolta non ho imparato un cazzo. Oddio. Potrei elencare diverse cose apprese, soprattutto cosa evitare circa il popolo olandese, ma di questo ne ho già parlato a grandi linee nel post precedente.
Il problema non è tanto cosa ho imparato o meno (e quindi quanto tempo ho mal utilizzato della mia vita), bensì che cazzo di problema ho? Perché mi licenzio sempre? Soprattutto: perché quando vedo avvicinarsi la fine del contratto (anche se quasi certa del rinnovo), trac, do le dimissioni? Mi sembra di essere tornata indietro di 15 anni, quando mollavo io i miei "filarini" per paura che mi mollassero prima loro.
È vero, questo lavoro mi ha distrutta, sfruttata, fatto mettere su parecchi chili e sballato completamente il ciclo sonno-veglia (con conseguente costante stato umorale di premestuo ). E sostanzialmente mi sono licenziata per queste motivazioni. Ma non so comunque, in caso contrario, se avessi continuato. Ho paura che 'sta storia dei 18 mesi si ripeterà a vita. Ma quando avrò 50 anni, chi mi si inculerà più per soli 18 mesi?
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