lunedì 28 dicembre 2015

PLANETARIA SILVERCREST (Lidl) - PROFESSIONAL FOOD PROCESSOR SKMP 1300 B3

[Aggiornamento al 31 Ottobre 2016: un anno dopo. La macchina resta fantastica. Lievemente rumorosa e se proprio dovessi trovarle una pecca, ci vorrebbe una tacca di potenza intermedia tra lo 0 e l'1, il che eviterebbe qualche schizzo qua e là in caso ci si dimentichi di posizionare il coperchio paraspruzzi. Per il resto va oltre le mie aspettative iniziali! ]




Ok, non c'azzecca niente sta recensione. 

Ad ogni modo..
Partiamo dicendo che questa planetaria, personalmente, è il TOP! 

Per onestà intellettuale devo ammettere che non ho precedenti esperienze circa planetarie varie, ma per le mie necessità  questa si sta comportando egregiamente. È vero che da diversi anni spulcio on line e tra negozi vari confrontando le specifiche di vari apparecchi simili tra loro e quindi sapevo già di necessitare di qualcosa superiore ai 700 watt, ma resto comunque una novellina a riguardo.

Acquistata il 30 Ottobre 2015 presso un Lidl olandese al prezzo di € 99,99 la macchina ha da manuale 1300 Watt (quindi direi un'ottima potenza) anche se nel cartellino, nel punto vendita, erano riportati 1400 watt e viene con:

- corpo macchina con scocca in plastica
- capiente bacinella in metallo (circa 6,3 l di capacità)
- 3 ganci (simil K, per impasti tipo pane/pizza e frusta per montare) in metallo 
- coperchio in plastica per evitare schizzi o fuoriuscite e coperchietto/imbuto da agganciare al coperchio per inserire gli ingredienti 
- frullatore (circa 1,5 l di capacità) da posizionare sulla parte alta del corpo macchina, dove spostando un coperchio del corpo macchina è presente un "aggancio" per lo stesso
- coperchio per il frullatore

Direi che come uso domestico è fantastica, soprattutto se siete amanti della panificazione. Per darvi un'idea, vi do una panoramica delle mie esigenze: 

Rinfresco il mio lievito madre ogni circa 4-5 giorni.
Quando panifico (spesso) faccio rinfreschi ravvicinati e lavoro sostanziosi  impasti (1400-1500 gr per volta): la macchina non si è ancora MAI surriscaldata. È capitato solo che dopo 40 minuti con impasti medio/duri (pane/pizza/panettone) fosse diventata leggermente tiepida. Oltre non saprei, non ho mai impastato oltre 45 minuti (e comunque sempre impasti impegnativi, non chiare d'uovo).
Faccio spesso dolci di ogni genere.
Utilizzo anche il frullatore sia per frullati che per maionese (anche se per questa prediligo il frullatore ad immersione), hummus, verdure cotte/crude.
Insomma, direi che come minimo, una volta al giorno la uso. 
Ma per farvi capire quanto sia soddisfatta vi dico che a novembre l'ho inaugurata facendo due volte il panettone (chi sa di cosa parlo capirà che si può fare solo con la planetaria praticamente) ed entrambe le volte è venuto una favola. Poi sono tornata in Italia portandomi dietro il lievito madre convinta che facendomi prestare la KitchenAid Artisan di mio zio, il mio panettone avrebbe avuto un gran successo. E invece un flop clamoroso! Solo mettendo "le mani in pasta" ho capito quanto sia solo una questione di marketing o di nome del brand, perché in realtà la KitchenAid di mio zio aveva solo 315 watt di potenza (immagino che le pro abbiano miliardi di watt, ma chi si immaginava che KitchenAid non fosse a priori una garanzia di mostruosa potenza?): dopo i primi 5 minuti di impasto il motore ha cominciato a surriscaldarsi terribilmente emanando una puzza di bruciato pazzesca. E panettoni buttati! 
Ovviamente tornata in Olanda ho provato di nuovo a fare due panettoni insieme, con la mia amata SilverCrest e niente, non c'è storia: sono venuti di nuovo una favola. 

Vorrei precisare che la scocca esterna in plastica non ritengo sia propriamente una nota di demerito: io perlomeno riesco a sollevarla agevolmente per pulire il piano di lavoro. Ho invece trovato la KitchenAid molto più pesante. È sicuramente vero che sarà meno robusta di quest'ultima, ma per costare 100 euro da qualche parte avranno pur dovuto tagliare. 

Dopo due mesi pieni di costante utilizzo posso solo consigliarla vivamente. Non so se allo scadere della garanzia, col mio regime sarà ancora in vita, ma se non dovesse essere, per il prezzo direi che ne è valsa comunque la pena, perché le prestazioni sono elevate. 
Quindi, se Lidl Italia la ripropone, dato che se non sbaglio in passato hanno fatto uscire un modello simile, accattatevilla!




domenica 27 dicembre 2015

Il parente di merda.

Dopo più di un anno rientro a casa per il matrimonio del fratello che si era da tempo dato per "sentimentalmente spacciato", ma che evidentemente "c'è speranza per tutti". 
Ed io sono felice? Oh certo che sono strafelice. Sono felicissima per lui, per la sua futura moglie che ancora non conosco, per il fatto che rivedrò dopo così tanto tempo i miei genitori. Sono così felice che non sto nella pelle. 
Ma?
Ma porcoggiuda sono la solita stronza egoista che si fa sopraffare dalle paranoie. Anziché pensare all'eccitazione che proverò nel vedere il mio fratellone preferito nel giorno che coronerà la sua nuova vita, anziché pensare a che gli sarò testimone di questo nuovo amore, anziché pensare che riabbraccerò i miei genitori (cioè: per il primo mese dopo la notizia è stato così in effetti) ... a checcazzo penso? "Minchia, i soliti zii stronzi mi faranno per l'ennesima volta qualche battutina stronza sul mio stronzissimo peso". 
Sì perché nella vita di ogni cicciottello/a c'è sempre il parente di merda che ti chiede se sei ingrassato/a prima di chiederti se stai bene. 
E io da brava ragazza da una vita in sovrappeso, non riesco a non fantasticare sui possibili modi di ucciderli moralmente con le mie taglienti e fulminee risposte. Che però non arrivano mai quando ti servono. Perché ogni volta resto di stucco ed imbambolata senza riuscire a proferire parola, lacerandomi il petto di dolore con un forte desiderio di sparire nel nulla. 
Ma come cazzo è che esistono ancora persone che rompono i coglioni a una 35enne, circa i centimetri di circonferenza dei suoi fianchi ridicolizzandola irrimediabilmente (spesso davanti ad altre persone) come se avesse 12 anni e di conseguenza umiliando e rendendo insignificante il suo essere cresciuta e donna? 
Ma soprattutto: come cazzo è che a quasi 35 anni, con una vita lontana, un compagno, un'esistenza adulta insomma, io riesca ancora a sentirmi una scialba merda insulsa, in grado di mortificarsi e piangere ancora come una bambina per parole sterili buttate al vento con scarsa empatia? 
Devo essere proprio una sociopatica sfigata. 
Mi sono detta: "ehi, brutta idiota che non sei altro! Smettila di fasciarti la testa prima del tempo con queste inutili scenate da <<oddio non riesco a respirare, mi manca il fiato, sto soffocando, morirò>>! Attendi di vedere com'è la situazione. Del resto potrebbero anche essere diventati tutti intelligenti e aver imparato non solo a farsi i cazzi propri, ma anche ad essere persone sensibili..... .... ... ..

giovedì 23 luglio 2015

Imparo, imparo, imparo. Un cazzo.

Ve lo ricordate Kintaro Oe? Cos'era? Un anime, un manga? Non lo so io non ci capisco niente di robe giapponesi. Però ogni tanto, da ragazzina, guardavo il cartone animato iper censurato su mtv ed ero affascinata da 'sto Kintaro che ogni tre per due cambiava lavoro, dopo aver appreso l'apprendibile (non prima d'aver soddisfatto cape e/o colleghe). E andava in giro (suppongo) per il Giappone, con la sua bici dicendo "Imparo, imparo, imparo" e cercando di puntata in puntata un nuovo impiego e nuove cape tettone da sollazzare. Beh, trovo bellissima l'idea di imparare il più possibile di un mestiere, per poi trovarne un altro da cui trarre nuovi insegnamenti.

E qui la storia si ripete: mi sono licenziata.
Di nuovo
Cazzo che furbona che sono. Niente. È più forte di me: dopo al massimo 18 mesi devo cambiare. O sclero. Solo che stavolta non ho imparato un cazzo. Oddio. Potrei elencare diverse cose apprese, soprattutto cosa evitare circa il popolo olandese, ma di questo ne ho già parlato a grandi linee nel post precedente.  
Il problema non è tanto cosa ho imparato o meno (e quindi quanto tempo ho mal utilizzato della mia vita), bensì che cazzo di problema ho? Perché mi licenzio sempre? Soprattutto: perché quando vedo avvicinarsi la fine del contratto (anche se quasi certa del rinnovo), trac, do le dimissioni? Mi sembra di essere tornata indietro di 15 anni, quando mollavo io i miei "filarini" per paura che mi mollassero prima loro. 
È vero, questo lavoro mi ha distrutta, sfruttata, fatto mettere su parecchi chili e sballato completamente il ciclo sonno-veglia (con conseguente costante stato umorale di premestuo ). E sostanzialmente mi sono licenziata per queste motivazioni. Ma non so comunque, in caso contrario, se avessi continuato. Ho paura che 'sta storia dei 18 mesi si ripeterà a vita. Ma quando avrò 50 anni, chi mi si inculerà più per soli 18 mesi?

sabato 11 luglio 2015

Olandesi.

Doverosa premessa. 
Questo post riflette le mie personalissime opinioni ed esperienze. Non significa quindi che qualunque olandese sia di cosí bassa levatura. Non significa nemmeno che ogni olandese sia spiacevole. Come scritto, vivo in un posto molto molto chiuso e piccolo, a sè rispetto al resto d'olanda, dove forse è più facile trovare queste tipologie. 

Io (come diceva De André) mi innamoravo di tutto. Perchè in fondo, sotto la scorzaccia rinsecchita da limone dimenticato nel frigorifero per un mese, sono una romanticona che ama sopravvalutare le persone. 
Poi però un bel giorno, satura di stronzate, accade che realizzo che popolo di merda sia quello olandese. Non intendo generalizzare, anche perchè non vivo nel centro di una grande città multietnica e ripigliata, bensì in un vero e proprio buco di culo isolato dal mondo. Ma dove proprio per questo, credo che dell'olandesità sia pregna anche la sabbia. 
Da dove partire? 
Dal fatto che siano degli egocentrici sboroni convinti che i loro frikandellen fritti siano lo snack migliore da somministrare ai loro non vaccinati bambini?
O da quanto siano grezzi e chiassosi (sia per tono di voce che per rutti e peti)?
O forse potrei accennare al fatto che non abbiano filtri di alcun tipo in grado di connettere cervello e bocca (dato per buono che avendo anatomia umana, posseggano anch'essi un cervello), per cui spesso e volentieri sentono la necessità di dar aria alla bocca come fosse un finestrino da abbassare in un afoso pomeriggio estivo. E se vi offendete sono cazzi vostri, perchè loro sono fieri di dire ciò che pensano. Ma se lo fate voi, siete i soliti italiani mafia-aglio-pummarola. 
Aglio? Mi hanno rotto il cazzo con questa storia degli italiani-mangia-aglio. Gli olandesi ficcano aglio spremuto, intero, a fette ovunque. E molto. E ancora oggi. Mentre noi idioti abbiamo smesso di inondare tutto di aglio quando hanno inventato i frigoriferi, per cui non è stato più necessario coprire il sapore di cibi pressochè avariati con un gusto così forte. 
Che dire quindi della loro tradizione culinaria? Nulla. Il vuoto cosmico. Non ne hanno una. A parte friggere tutto e cospargere il pesce di burro (dopo averlo fritto. Possibilmente nell'olio di palma).
Non dimentichiamoci che alcuni sono dei veri e propri modelli da NON imitare di razzismo moderato. Nel senso che appena arriva qualcuno che non è olandese, gran sorrisi. Appena se ne va, corrono quasi a lavarsi. 
Lavarsi. Non posseggono un bidè o bidet come cazzo si scrive. Non ne vedono l'utilità e non sono nemmeno interessati ad approfondire la questione. Non oso immaginare che intenso profumo d'amore durante i loro momenti di intimità. 
Le donne, se non richiesto da uno specifico quadro clinico, partoriscono in casa con un'ostetrica. In casaNel 2015. Certo, poi per una settimana hai una balia che ti lava anche le mutande, ma...perchè? E ovviamente se vuoi partorire in ospedale, paghi. Perchè qui funziona come negli Usa e c'è l'assicurazione sanitaria, quindi gli "extra" come un parto come dio comanda, te lo paghi privatamente. 
In ultimo (ma non credo in quanto scrivendo di getto chissà quante altre chicche avrò dimenticato), uscire con un olandese non lascia vie d'uscita se non il vomito. Perchè loro non escono per un evento, un party o una sagra. Loro colgono la scusa dei suddetti per frantumarsi il fegato di birra. E ci goooodono. E ne trangugiano a litri, te la offrono, te la rioffrono e si incazzano se dopo due litri dici "no basta, grazie o sbocco". A loro non frega un cazzo che fantastico gruppo musicale suonerà stasera o se il re è venuto in visita. Deve esserci quella stracazzo di maledetta birra (oltretutto è nella norma denigrare le diverse tipologie a favore di Heineken, Bavaria o Palm. Ma credo semplicemente perchè sotto sotto non ci capiscono un cazzo) e tra un rutto e l'altro, cosa diamine gli dice il cervello, cominciano a lanciarla in aria addosso a tutti. E quando infine sono ubriachi marci, cominciano ad abbracciarti e a tocchicciarti tutto, a sbiascicare parole sconnesse sputazzandoti in faccia, a causa della pronuncia a gargarismo delle loro "g" e "ch". 

domenica 8 marzo 2015

Più doppio????

È vero, sono una rompicoglioni. Parlo io poi che ogni tanto fatico ancora a non usare l'articolo determinativo davanti ad alcuni nomi propri di persona. Ma "doppio" o "più doppio" per indicare lo spessore di una qualsiasi cosa proprio non si può sentire. 

Doppio significa due volte. E ragionandoci posso anche arrivare a capire che con la tua frase "No, a me non piacciono le tagliatelle normali, preferisco quelle più doppie" intendessi dirmi che preferisci le pappardelle, ma non è più logico dire "No, a me non piacciono le tagliatelle normali, preferisco quelle più spesse"???? 
Non sarò una cima con l'italiano, ma 'sto modo di dire non l'ho mai sopportato e forse è anche grammaticalmente scorretto, ma in realtà non ne sono certa. Analizzando il significato del termine doppio, potrebbe avere un suo senso. 

Ma che senso dimmerda. 

Se poi  doppio viene accompagnato da più, lammerda raddoppia. È piùddoppia!

lunedì 2 febbraio 2015

Eco/bio/veggie/vegan PER FORZA.

Cheppalle.
Veramente, cheppalle! Facebook, instagram, twitter, youtube. Tutto è invaso da questa moda salutista/ecobio/vegan/veggie/muorisemangianimali/muorisemangiunbuondímotta. E stamane facevo una riflessione che ho poi postato su facebook (ma che evidentemente dati i miei contatti non ha riscosso molto successo): vegetariani, vegani! state distruggendo la tradizione culinaria regionale. Ora. Io non mi nutro di molta carne, prediligo i vegetali e in passato sono stata vegetariana per più di dieci anni. Ma adoro cucinare. Aaaamo stare ai fornelli, amo la panificazione, amo il cibo. E ultimamente leggo un sacco di posts del tipo: "ricetta delle lasagne con ragù di germogli di frutto del benessere del Nepal, alla bolognese", oppure "polenta e osei di tofu", o "tiramisù senza uova, senza latticini, senza zucchero". Eccheccazzo! Fattele 'ste cacate, ma smettila di postarle. E soprattutto smettila di continuare a mettere links in cui si elencano i 10 alimenti bianchi più nocivi per la salute, o che descrivono come sia migliore l'alimentazione di un vegetariano o ancora che raccontano passo passo le ricette della nonna deprivate del loro ingrediente principe: LO STRUTTO (si perchè la nonna un pò di strutto ce lo ficcava ovunque)!
Io non vado postando ricette alternative per fare il seitan in casa con la pancetta, o per preparare veganschnitzels di uova, formaggio e salsiccia. Non mi permetto nemmeno di prendere in considerazione le motivazioni che si celano dietro ad uno stile di vita, perché sono tutte personali ed intoccabili. Ma sta cominciando ad infastidirmi questo voler a tutti i costi essere "eco", "etici". Lo so anche io che il cibo biologico è qualitativamente migliore nonchè più salutare (ciao) del cibo da discount. Santo dio ho vissuto i migliori anni della mia vita con ortaggi coltivati e animali allevati nel rispetto della coltura biodinamica da mio padre in persona. Ed ora che vivo in questo paese di merda dove sa tutto di acqua e amuchina me ne rendo conto ancor di più. Perchè poi dal bio si sfocia subito nel veggie/vegan/rowfoodPerForza.
E a me, ha veramente fracassato le palle vedere gente che si mangia le peggio merde imbustate della coop da una vita o che non viveva senza grigliatona settimanale fino a ieri, diventare di punto in bianco vegan-tuttologi del cibo salutare perchè va di moda.
A me sembrano tutti un gregge di pecore (vegetariane).

lunedì 12 gennaio 2015

Recensioni.

Calma piatta sull'isola. Finalmente i teteschen sono tornati a casa loro (perchè questa è per loro un po' come per noi le nostre Capri o Elba) e io "patisco" la bassa stagione e mi "godo" un po' di relax. Troppe virgolette in un'unica frase. 
Ovviamente la tempesta continua. 
Stavo valutando il fenomeno youtube e le varie fashion guru che recensiscono prodotti di "schincherrr" come dicono loro. Io potrei aprire una rubrica e recensire maionesi. Perché io AMO la maionese e qua te la tirano dietro. Solo che mediamente qui va molto quella dolciastra mentre io adoro quella limonosa. Se le aziende mi inviassero aggratis maionesi da recensire ne sarei lieta. Oppure potrei recensire salviette umidificate che uso per pulire il culetto della cana. 

sabato 10 gennaio 2015

Storm 2.0

Bene, si preannuncia un altro week end di tempesta sull'isola. Ricordiamoci che ora ho la cana. Che quando deve fare la cacca durante una tempesta finisce sempre per perdere l'equilibrio causa folate di vento e pesta irrimediabilmente la sua santa merdina con le sue zampette maleodoranti. Si perché le puzzano le zampe di piedi. Di formaggio proprio. Per non parlare di quelle pieguzze che si ritrova sul muso tipiche dei bulldog francesi: gorgonzola allo stato puro. 
Sarebbe perfetta da posizionare sul centro del piatto da portata di una fumante polenta uncia. 
Ecco adesso diventerò monotematica come tutte quelle fashion bloggerzz che figliano e cominciano a parlare solo del loro pargolo, della vita da mamma, di pannoli e pappe. Si. Lo farò anche io. 


venerdì 9 gennaio 2015

Sono mamma!

Che figata la tecnologia. Mi era morto il mio vecchio Iphone e me ne sono presa uno nuovo. E quindi ora posso anche scrivere posts da questa macchinetta fichissima. In realtà credo avrei potuto farlo anche prima, ma lo schermino era troppo piccolo.
Essendo io un prototipo di umano che passa di palo in frasca svariate volte nel corso di una conversazione, non sarò da meno nemmeno qui.
Ho un cane. Cioè a casa mia in Italia ne ho diversi, rimasti con i miei genitori per questioni di taglie e spazio. Dopo svariato tempo passato a pensare al fatto che qua il tempo fa cagare 6.5 giorni su 7, che non c'è niente da fare, che d'inverno il sole sparisce alle 4 del pomeriggio e che la desolazione imperversa in ogni dove, è giunta una cucciola di bulldog francese ad allietare queste tristi giornate plumbee.
Mai scelta fu più sensata. Abbiamo svoltato. Al di là del fatto che è una presenza costante in mezzo alle palle da mattina a sera, è proprio simpatica. In passato ho avuto una bulldog inglese, ma questa zozzona è una forza della natura. Instancabile, rompipalle, dolce, frignona, cacona, scoreggiona, amorevole, attenta, bellissima, calda come un pigiamino di flanella.
Ne sono talmente innamorata che le dico di averla partorita io stessa.
L'unico inconveniente (a parte le puzzette) è che si mangia un bel pò di cacche in giro e si è presa la giardia. Parassita merdosissimo, ma che abbiamo debellato (a fatica).