Aggiornamento freddo.
Siamo ormai giunti ben oltre la meta' di Giugno e il clima qui (per me) e' quello del nostro marzo. Ma il marzo pazzerello di una volta. Quello dove vai ancora in giro con la giacca.
Loro invece (gli autoctoni) sono in infradito. E ovviamente non mancano di deridermi bonariamente quando vedono tutti i miei strati durante la vestizione/svestizione per raggiungere o abbandonare un luogo. Ma io che devo fare se sento freddo?
Ma diamo a Cesare quel ch'e' di Cesare. Ci sono state delle splendide giornate. Fredde, ma splendide. Sono nati gli agnellini, sono anche cresciuti e li hanno pure macellati (buoni in effetti). I campi si sono riempiti di fiori tipici e il mio micro balcone e' diventato una selva. Si perche' sto tentando di far crescere dei pomodori in vaso. Un'autoctono mi ha detto che e' praticamente un successo se qui di sei piante mi crescera' un pomodorino raggrinzito. Vedremo.
Ad ogni modo per non farci abituare troppo alle splendide giornate di cui sopra, oggi il tempo fa schifo.
Lavoro.
Ovviamente non faccio quello che facevo prima, ma almeno porto a casa qualche soldino (come direbbe la mamma).
Ammetto di non essere affatto dispiaciuta per il cambio drastico. Non sento la mancanza dello stress, dell'ansia, del portarmi a casa le angosce lavorative, o meglio il classico "burnout" dei lavori inerenti al sociale. Sono probabilmente molto egoista in questo periodo della mia vita, ma devo dire che non me ne frega nulla. Mi sento molto rasserenata dal non dovermi piu' portare dentro quel gran peso.
Qui sull'isola la gente e' davvero cordiale. Non so se sia una facciata o se il fatto che "siamo tutti sulla stessa barca" valga sul serio (del resto quest'isola e' grande quasi come una barca). Devo ancora scoprirlo. Fatto sta che con me sono davvero tutti molto gentili. Sara' che noi italiani sorridiamo sempre, sara' che loro rispondono semplicemente al nostro sorriso.
PS: FORZA PIRLO!